ERNA - CHIESA MADONNA DELLA NEVE

I prati di Erna furono da sempre utilizzati per il pascolo nei mesi estivi.

A partire dal 1800 diventarono anche meta di escursionismo, sia per la bellezza dei paesaggi che dal Pizzo si potevano ammirare,  sia in quanto luogo di sosta per traguardi più ambiziosi, come ad esempio il Resegone.

 L’edificazione della chiesetta ebbe inizio nei primi anni del 1700, sopra un terreno donato dal barone Giorgio Cattaneo, per consentire ai pastori di partecipare alla Santa Messa almeno nei giorni festivi.

Venne ultimata nel 1722, ma aperta al culto solo nel 1761 e dedicata alla Beata Vergine del Carmine, successivamente denominata più semplicemente “Madonna della Neve”.

Il primo sacerdote deputato all’amministrazione dell’oratorio fu un certo don Giuseppe Valsecchi di Olate.

Nel 1878 venne concesso alla parrocchia di Acquate di celebrarvi la Santa Messa anche nei giorni feriali in alternativa a quelli festivi, nei quali risultava spesso difficoltoso trovare dei sacerdoti disponibili ad officiare il culto. Sempre a cura della parrocchia di Acquate venivano celebrati due riti particolari all’inizio e al termine della stagione, benedicendo i campi, le case, le stalle e le mandrie.

Nel corso della seconda guerra mondiale la chiesa subì notevoli danni a causa di un rastrellamento operato dai militari tedeschi nel 1943. Anche la statua della madonna, che dal 1970 si trova nel museo della Resistenza di Lecco, venne mitragliata.

Questa sacra scultura era stata posta in sostituzione della precedente, ormai deteriorata dal tempo, nel 1902 dall’allora parroco don Giovanni Piatti.

A causa di questi fatti, la chiesetta non fu più agibile fino al 1966, anno in cui fu rinnovata ad opera della società SPER ed inaugurata dal Cardinale Giovanni Colombo, in concomitanza con l’apertura della funivia.

Oggi, sul fondo del presbiterio della chiesa, c’è la statua della Madonna della Neve dello scultore Angelo Casati, un altorilievo di notevole pregio, benedetta anch’essa dal Cardinal Colombo, ritornato a celebrarvi la messa nell’agosto del 1969.