Come scegliere la scatoletta di tonno migliore? Leggi le sigle sulla confezione: queste due sono da evitare

Quando acquistiamo una scatoletta di tonno, spesso ci concentriamo sul prezzo, sulla marca o sul tipo di olio utilizzato, ma c’è un altro aspetto fondamentale da considerare: la provenienza del tonno. Per conoscere l’origine del pesce, molte confezioni riportano delle sigle FAO seguite da numeri. Queste sigle indicano le zone di pesca definite dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), e ci aiutano a capire in quale parte del mondo il tonno è stato catturato.

Alcune zone di pesca sono migliori in termini di sostenibilità e qualità, mentre altre possono essere problematiche sia per la salute degli oceani che per la qualità del prodotto. In questo articolo, esploriamo il significato delle sigle FAO 51, 57, 27 e 37 e vediamo quali evitare e quali preferire. Prendiamo spunto da un video andato virale su Instagram dell’utente @doc_valeriadironza.

FAO 51 e FAO 57: le zone da evitare

Le sigle FAO 51 e FAO 57 indicano rispettivamente l’Oceano Indiano Occidentale e l’Oceano Indiano Orientale. Queste sono zone di pesca molto sfruttate, e il tonno proveniente da queste aree è spesso considerato meno sostenibile per vari motivi.

  1. Sfruttamento eccessivo: In queste zone, la pesca è soggetta a livelli di sfruttamento molto elevati, con un rischio significativo di sovrapesca. Le riserve ittiche in queste aree stanno diminuendo rapidamente, mettendo a rischio non solo la biodiversità marina, ma anche le comunità locali che dipendono dalla pesca per il loro sostentamento.
  2. Controllo e regolamentazione: L’Oceano Indiano è noto per avere regolamentazioni meno rigide rispetto ad altre zone di pesca, con minori controlli sulle pratiche di pesca. Questo significa che è più probabile trovare pesci catturati con metodi dannosi per l’ecosistema, come la pesca a strascico o l’uso di reti che intrappolano altre specie marine, incluse tartarughe e squali.
  3. Qualità del pesce: La qualità del tonno pescato in queste acque può essere inferiore rispetto ad altre zone, poiché il sovrasfruttamento riduce la taglia media dei pesci, influenzando anche la qualità della carne.

 

FAO 27 e FAO 37: zone da preferire

Le sigle FAO 27 e FAO 37 indicano rispettivamente l’Atlantico Nord Orientale e il Mar Mediterraneo. Queste zone di pesca sono generalmente considerate più sicure e sostenibili.

  1. FAO 27 (Atlantico Nord Orientale): Questa zona comprende le acque che circondano l’Europa settentrionale, dalla Norvegia fino al Portogallo. Il tonno proveniente da questa zona è solitamente pescato con metodi più sostenibili, grazie alle severe regolamentazioni dell’Unione Europea e di altri paesi del nord Atlantico. Le pratiche di pesca responsabile includono l’uso di tecniche che riducono al minimo l’impatto sugli ecosistemi marini e garantiscono una maggiore qualità del pesce.
  2. FAO 37 (Mar Mediterraneo): Anche se il Mar Mediterraneo è una zona di pesca relativamente piccola, il tonno pescato qui è considerato di buona qualità. Tuttavia, è importante prestare attenzione alla specie di tonno pescata, poiché alcune popolazioni, come il tonno rosso, sono a rischio di estinzione. Detto questo, le pratiche di pesca nel Mediterraneo sono solitamente ben regolamentate, con un occhio di riguardo per la sostenibilità.

 

Cosa cercare sull’etichetta

Quando acquisti una scatoletta di tonno, controlla sempre la sigla FAO. Se trovi FAO 51 o FAO 57, potresti voler evitare quell’acquisto, poiché il tonno proviene da aree soggette a pesca intensiva e potenzialmente dannose per l’ambiente. D’altra parte, FAO 27 e FAO 37 sono zone più sostenibili, e il tonno pescato in queste aree è generalmente di migliore qualità e proveniente da pratiche di pesca responsabili.

L'utente Instagram Valeria Di Ronza ha spiegato quali sono le sigle da tenere d'occhio sulle confezioni di tonno
L’utente Instagram Valeria Di Ronza ha spiegato quali sono le sigle da tenere d’occhio sulle confezioni di tonno

Inoltre, valuta se la scatoletta di tonno riporta certificazioni di pesca sostenibile, come MSC (Marine Stewardship Council), che garantisce che il pesce è stato catturato in modo da non compromettere la salute degli ecosistemi marini.

Conclusione

Scegliere il tonno migliore non riguarda solo il gusto o il prezzo, ma anche la sostenibilità e la qualità del pesce. Le sigle FAO 51 e 57 indicano zone di pesca nell’Oceano Indiano, che sono sovrasfruttate e spesso poco regolamentate, quindi da evitare. Al contrario, FAO 27 (Atlantico Nord Orientale) e FAO 37 (Mar Mediterraneo) sono zone con regolamentazioni più severe e pratiche di pesca più sostenibili, ideali per chi cerca un prodotto di alta qualità e rispettoso dell’ambiente. La prossima volta che scegli una scatoletta di tonno, presta attenzione a queste sigle e fai una scelta consapevole per la tua salute e per quella degli oceani.

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