La bresaola è spesso considerata un alimento leggero e salutare, perfetto per chi cerca di mantenersi in forma. Grazie al suo basso contenuto calorico e all’alto apporto proteico, è diventata un alleato nelle diete ipocaloriche. Tuttavia, c’è molto di più dietro a questo affettato apparentemente innocuo, e alcune verità potrebbero sorprenderti.
1. Non tutta la bresaola proviene da bovini italiani
Una delle prime cose che pochi sanno è che molta della bresaola che troviamo sugli scaffali dei supermercati italiani non proviene da bovini nostrani. Spesso, infatti, questo affettato viene realizzato utilizzando carne di zebù, un bovino originario dell’India e dell’Africa. Questo animale, rispetto ai bovini tradizionali, ha una carne più magra e fibrosa, ideale per la produzione di salumi come la bresaola. Tuttavia, l’utilizzo di zebù al posto dei classici bovini può sollevare alcune questioni, specialmente in termini di trasparenza e qualità percepita dal consumatore.
2. L’uso di additivi e conservanti
Anche se molti consumatori associano la bresaola a un alimento naturale, bisogna prestare attenzione all’etichetta. Spesso, infatti, vengono aggiunti conservanti, come i nitrati e nitriti, per garantire una lunga conservazione e mantenere l’aspetto fresco e rosato della carne. Questi additivi sono oggetto di dibattito: da una parte, aiutano a prevenire la proliferazione di batteri pericolosi, dall’altra, alcune ricerche suggeriscono che un consumo eccessivo di alimenti ricchi di nitrati potrebbe essere correlato a rischi per la salute, tra cui un aumento delle probabilità di sviluppare tumori.
3. Sodio in eccesso
Un altro aspetto spesso trascurato è l’alto contenuto di sodio. La bresaola è, come molti altri affettati, ricca di sale, necessario per la sua conservazione. Tuttavia, consumare regolarmente alimenti con un alto contenuto di sodio può contribuire all’insorgenza di problemi come ipertensione, ritenzione idrica e aumentato rischio di malattie cardiovascolari. Se consumi bresaola frequentemente, è importante tenere sotto controllo l’apporto giornaliero di sale, che non dovrebbe superare i 5 grammi secondo l’OMS.
4. Il processo di stagionatura e la perdita di nutrienti
La bresaola subisce un lungo processo di stagionatura che, se da una parte ne esalta il sapore e la rende conservabile più a lungo, dall’altra può ridurre il contenuto di alcune vitamine e minerali presenti nella carne fresca. Ad esempio, durante il processo di disidratazione e conservazione, si riducono le quantità di vitamine del gruppo B e minerali essenziali come il ferro e il potassio. Questo significa che, sebbene la bresaola sia una buona fonte di proteine, potrebbe non essere altrettanto nutriente rispetto ad altre opzioni di carne.
5. L’alto costo ambientale della carne di zebù
Oltre agli effetti sulla salute, è importante considerare l’impatto ambientale della produzione di bresaola. Come accennato, molta della carne utilizzata per produrre questo affettato proviene dallo zebù, un animale che viene allevato in paesi lontani dall’Italia. Questo significa che l’impatto ambientale del trasporto è significativo, contribuendo all’inquinamento e al riscaldamento globale. L’allevamento intensivo, inoltre, comporta un uso massiccio di risorse naturali, come l’acqua, e può incidere negativamente sulla biodiversità locale.
6. Alternativa sana o no?
Mentre molti vedono la bresaola come una scelta proteica magra e sana, è importante considerare tutti questi fattori prima di inserirla regolarmente nella propria dieta. Se consumata con moderazione e all’interno di un’alimentazione equilibrata, la bresaola può essere un’opzione interessante, ma non dovrebbe essere considerata un “superfood”. È sempre consigliabile variare le fonti proteiche, includendo anche opzioni vegetali e carni fresche non lavorate.
7. Conclusione: la bresaola è davvero sana?
In sintesi, la bresaola, come molti altri alimenti trasformati, può essere una buona aggiunta alla dieta se consumata in modo moderato. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti da considerare che potrebbero farti ripensare al suo consumo regolare. L’uso di carne di zebù, l’alto contenuto di conservanti e sale, e l’impatto ambientale della sua produzione sono tutti fattori che, sebbene poco noti, possono influenzare la tua decisione. Se il tuo obiettivo è mangiare sano e sostenibile, vale la pena esplorare alternative più fresche e meno lavorate.