Non bastano cibo sano e allenamento: cosa serve davvero per vivere a lungo, secondo la scienza

Molte persone credono che una dieta equilibrata e un regolare allenamento fisico siano le chiavi principali per vivere a lungo e in salute. Sebbene questi fattori siano essenziali, la scienza suggerisce che non sono sufficienti da soli per garantire una vita longeva e sana.

Secondo recenti studi, come quello pubblicato nella rivista BMJ Mental Health, la resilienza mentale e la capacità di affrontare le difficoltà della vita giocano un ruolo fondamentale nel determinare quanto a lungo e in quale stato di salute viviamo. Questo studio, condotto da Yitang Zhang, del Dipartimento di Epidemiologia dell’Università Sun Yat-Sen in Cina, ha rivelato che una buona gestione dello stress e delle sfide può ridurre il rischio di mortalità e ritardare l’invecchiamento.

La resilienza mentale come fattore chiave per vivere a lungo

Secondo i risultati dello studio, la resilienza mentale, cioè la capacità di adattarsi e rispondere in modo positivo alle avversità, è cruciale per una vita longeva. Questa resilienza non è un processo statico, ma dinamico e attivo. Si evolve nel corso della vita e può essere influenzata da vari fattori, tra cui il sesso, gli ormoni e i geni che regolano la risposta del corpo allo stress. L’importanza di sviluppare una resilienza mentale non solo migliora la qualità della vita in età avanzata, ma aiuta anche a contrastare l’effetto negativo delle malattie croniche e a rallentare il processo di invecchiamento.

Il concetto di resilienza mentale non si limita a mantenere una mente calma di fronte allo stress, ma coinvolge diverse qualità come la perseveranza, la fiducia in se stessi, la capacità di trovare uno scopo nella vita e il riconoscimento che certe difficoltà devono essere affrontate da soli. Questi tratti aiutano a ridurre l’impatto dello stress e a migliorare il benessere generale.

Stress e invecchiamento accelerato

La connessione tra stress e invecchiamento è stata ampiamente documentata. Lo studio sottolinea che le persone che non riescono a gestire adeguatamente lo stress tendono a invecchiare più velocemente. Questo perché l’ansia e lo stress cronico possono influenzare negativamente diversi sistemi del corpo, portando a un invecchiamento accelerato. Quando si parla di invecchiamento, infatti, non ci si riferisce solo al deterioramento fisico, ma anche alla perdita di equilibrio mentale e cognitivo. In questo contesto, la capacità di gestire e superare traumi mentali è altrettanto importante quanto la capacità di recupero fisico.

Le persone che vivono più a lungo sono quelle resilienti e che sanno gestire bene lo stress.
Le persone che vivono più a lungo sono quelle resilienti e che sanno gestire bene lo stress.

Ad esempio, le persone anziane con malattie croniche o disabilità possono affrontare meglio queste condizioni se sono in grado di mantenere una buona resilienza mentale. Nonostante i limiti fisici, l’attitudine mentale positiva permette loro di mantenere una migliore qualità della vita e una maggiore longevità.

La ricerca scientifica e i risultati

I risultati della ricerca si basano sull’analisi dei dati raccolti dal Health and Retirement Study degli Stati Uniti, uno studio a lungo termine che monitora la salute mentale e fisica degli adulti con più di 50 anni. In particolare, gli studiosi hanno osservato la resilienza psicologica dei partecipanti e hanno scoperto che coloro con un alto livello di resilienza tendevano a vivere più a lungo. La ricerca ha incluso variabili come il senso della vita, le emozioni positive, la percezione della propria salute e il sostegno sociale, tutti fattori che influenzano direttamente la capacità di affrontare le avversità.

Durante un periodo di monitoraggio di 12 anni, lo studio ha registrato 3.489 decessi tra i partecipanti. I ricercatori hanno scoperto che coloro che riuscivano a mantenere una visione positiva della vita, anche di fronte a difficoltà, e che avevano una forte rete di supporto sociale, mostravano una maggiore capacità di resistere agli effetti negativi dell’invecchiamento.

Cosa possiamo fare per rafforzare la resilienza mentale?

Sviluppare la resilienza mentale è un processo che può richiedere tempo, ma che può essere allenato con alcune pratiche quotidiane. Ecco alcuni suggerimenti che la scienza propone per migliorare la nostra resilienza:

  1. Coltivare emozioni positive: Riconoscere e dare spazio alle emozioni positive può migliorare il nostro benessere psicologico. Questo include pratiche come la gratitudine, il perdono e la meditazione.
  2. Trovare uno scopo nella vita: Avere obiettivi e motivazioni personali può aiutare a mantenere il focus e la forza mentale di fronte alle difficoltà. Sentirsi utili o avere una missione personale è un potente strumento per la resilienza.
  3. Sviluppare una rete sociale solida: Il sostegno sociale è essenziale. Avere amici e familiari su cui poter contare nei momenti di difficoltà può fare una grande differenza nel nostro benessere mentale.
  4. Accettare le difficoltà: Non tutte le sfide possono essere superate facilmente. Accettare che alcune situazioni richiedono tempo e pazienza per essere risolte può aiutare a ridurre l’ansia e lo stress.

Lascia un commento