Tè contro caffè: quale dei due fa più bene? La risposta della scienza

Uno studio scientifico ha messo ‘contro’ due delle bevande analcoliche più consumate in Europa e nel mondo: tè e caffè. Ecco quale dei due, dal punto di vista medico, fa più bene.

Un nuovo studio condotto in Irlanda ha rivelato che bere più di quattro tazze di caffè al giorno può aumentare il rischio di ictus di un terzo, mentre il consumo frequente di bevande gassate raddoppia il rischio. Tuttavia, l’acqua e il tè nero o verde sembrano avere l’effetto opposto, contribuendo a ridurre le probabilità di ictus.

Caffè: quanto è troppo?

Bere più di quattro tazze di caffè al giorno è stato associato a un aumento del rischio di ictus del 37%. Questo dato emerge da uno studio globale condotto in collaborazione tra l’Università di Galway e la McMaster University in Canada, e supportato da una rete internazionale di ricercatori sul tema dell’ictus. Il caffè, ricco di caffeina, può contribuire ad aumentare la pressione sanguigna, un fattore di rischio ben noto per l’ictus. Tuttavia, lo studio non ha preso in considerazione le diverse tipologie di caffè, come quello decaffeinato o il caffè con vari metodi di preparazione, lasciando aperta la possibilità di ulteriori approfondimenti.

Le bevande gassate: un doppio pericolo

Le bevande gassate, sia quelle zuccherate sia quelle con dolcificanti artificiali come le versioni “zero zuccheri”, sono state associate a un aumento del rischio di ictus del 22%. Il rischio cresce in modo significativo con il consumo di due o più di queste bevande al giorno, con un’incidenza particolarmente alta in regioni come l’Europa dell’Est, il Medio Oriente, l’Africa e il Sud America. Un altro dato preoccupante riguarda i succhi di frutta: molti di questi prodotti, spesso commercializzati come sani, sono in realtà preparati da concentrati con aggiunta di zuccheri e conservanti. Secondo la ricerca, bere succhi di frutta così lavorati può addirittura aumentare il rischio di ictus. Le donne sembrano essere particolarmente vulnerabili, con il rischio che triplica nel caso di due bevande di questo tipo al giorno.

L’acqua e il tè: gli alleati della salute

Per fortuna, ci sono anche buone notizie. Il consumo di più di sette bicchieri d’acqua al giorno è stato associato a una riduzione significativa del rischio di ictus causato da coaguli di sangue. Inoltre, bere da tre a quattro tazze di tè nero al giorno, inclusi tè come l’Earl Grey, è stato collegato a una riduzione del rischio di ictus del 29%. Anche il tè verde si è rivelato efficace, con una riduzione del rischio del 27% per chi ne consuma regolarmente tre o quattro tazze al giorno. Tuttavia, i ricercatori hanno evidenziato che l’aggiunta di latte al tè potrebbe ridurre o annullare i benefici antiossidanti, vanificando così l’effetto protettivo di questa bevanda.

Il tè ha molti più benefici del caffè
Il tè ha molti più benefici del caffè

Conclusioni

Il professor Andrew Smyth, uno dei ricercatori principali dell’Università di Galway, ha commentato: “Non tutte le bevande a base di frutta sono uguali. I succhi di frutta freschi possono offrire benefici, ma quelli realizzati con concentrati e zuccheri aggiunti possono essere dannosi”. Smyth ha esortato le persone a evitare o ridurre al minimo il consumo di bevande gassate e succhi di frutta trasformati, optando invece per l’acqua come scelta più salutare. Questa ricerca, parte del progetto “Interstroke”, rappresenta uno dei più grandi studi internazionali sui fattori di rischio per l’ictus, coinvolgendo oltre 27.000 persone in 27 paesi. L’adozione di uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata e un’attività fisica regolare, può fare una grande differenza nel ridurre il rischio di ictus, come sottolineato dal professor Martin O’Donnell, decano della facoltà di Medicina dell’Università di Galway.

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