Hummus, l’avvertimento dell’esperto: “Questo è il numero massimo di giorni per tenerlo in frigorifero”

Gli amanti dell’hummus potrebbero non essere felici di questa nuova avvertenza da parte di un esperto, che ha rivelato alcune importanti informazioni sulla corretta conservazione degli avanzi in frigorifero.

L’hummus è una salsa tipica del Medio Oriente. Gli ingredienti base sono pasta di ceci e tahina. Molte persone, però, lo consumano aggiungendo olio d’oliva, succo di limone, aglio, prezzemolo e spezie come paprica. Ampiamente consumato in Siria, Libano, Palestina, Turchia ed Egitto, ha conosciuto fortuna anche in Europa, dove tuttavia viene venduto confezionato nel banco frigo.

Sappiamo tutti che l’hummus va conservato in frigorifero – dopotutto lo compriamo dalla sezione refrigerata e lo consideriamo un prodotto fresco. Ma la questione non riguarda solo dove conservarlo, bensì per quanto tempo. Sfortunatamente, l’hummus non dura più di qualche giorno in qualsiasi casa e in qualsiasi frigo, e gli esperti avvertono che potresti conservarlo troppo a lungo, con gravi rischi per la salute.

Quanto dura davvero l’hummus in frigorifero?

Se dai un’occhiata al retro della confezione, noterai spesso l’indicazione “Consumare entro due giorni dall’apertura.” Tuttavia, molti di noi pensano che allungare questo periodo a tre giorni non sia un problema. Purtroppo, potresti rischiare più di quanto immagini.

Una ciotola di hummus fatto in casa
Una ciotola di hummus fatto in casa

La microbiologa Dr. Primrose Freestone dell’Università di Leicester ha spiegato al The Telegraph che ignorare la regola dei due giorni può essere pericoloso. “Una volta aperto il coperchio – spiega – i batteri trasportati dall’aria iniziano a depositarsi sulla superficie della salsa. A quel punto, la contaminazione è solo una questione di tempo, e il rischio di intossicazione alimentare diventa concreto”.

Una volta che apriamo il contenitore, i microrganismi all’interno dell’hummus ricevono una “dose di ossigeno” che accelera la crescita dei batteri. Questo significa che, anche se a occhio nudo non si nota nulla di strano, i batteri e i funghi continuano a moltiplicarsi mentre l’hummus riposa nel frigo.

Come evitare i rischi di intossicazione alimentare

Il rischio aumenta ulteriormente se l’hummus viene lasciato fuori dal frigorifero. La Dr. Freestone avverte che le temperature inferiori ai 5°C possono fermare la proliferazione batterica, mentre a temperature più elevate i batteri crescono rapidamente, aumentando il rischio di intossicazione alimentare. Secondo il UK Research and Innovation, ogni anno circa 2,4 milioni di persone nel Regno Unito sono colpite da intossicazione alimentare. Sebbene una lieve intossicazione possa causare solo qualche giorno di disagio, le conseguenze possono essere molto più gravi – e persino letali – per gruppi vulnerabili come donne incinte, bambini piccoli, anziani e persone con malattie croniche.

Segnali di allarme e come conservare correttamente l’hummus

La Dr. Freestone sottolinea che chi appartiene a questi gruppi a rischio dovrebbe evitare qualsiasi salsa che non sia conservata correttamente, poiché batteri come la listeria possono svilupparsi entro 48 ore dall’apertura. Se ti è capitato di consumare salse senza accusare sintomi di intossicazione, probabilmente hai un sistema immunitario robusto. Tuttavia, per conservare al meglio l’hummus, è fondamentale refrigerarlo subito dopo l’apertura e non trasferirlo in altri contenitori, per evitare ulteriori contaminazioni. Un altro consiglio prezioso: se l’hummus cambia colore, si separa o assume un sapore acido, è meglio buttarlo immediatamente.

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