Gli esperti hanno avvertito su quali bevande sarebbe meglio evitare prima di sedersi a godersi un buon pasto, e molte di queste sono scelte comuni.
Che si tratti di un bicchiere di vino, un cocktail elegante o una birra fresca, ordinare una bevanda prima di mangiare è una pratica comune durante una serata fuori. È il rimedio perfetto per rilassarsi e prepararsi a una serata piacevole, con buona compagnia e cibo delizioso.
Negli ultimi tempi, i cocktail sono diventati una scelta popolare per sciogliersi prima della cena, ma è davvero la scelta giusta per ottenere il meglio dall’esperienza culinaria? Alcuni alcolici possono infatti influire negativamente sul palato, al punto che uno o due drink prima di mangiare potrebbero rovinare completamente il gusto del cibo.
Attenzione ai liquori forti
Il termine “liquori forti” si riferisce a bevande alcoliche distillate come vodka, whisky, rum, bourbon e scotch, che hanno un contenuto alcolico elevato, spesso tra il 40% e il 50%. Queste si contrappongono alle bevande fermentate come vino, birra, sidro e sake, con un grado alcolico inferiore al 15%. L’alto contenuto di alcol nei liquori forti può ridurre la sensibilità del palato, ovvero la parte superiore della bocca, ma anche la percezione del gusto.
Cody Bridges, direttore operativo di un ristorante presso il Massanutten Resort in Virginia, spiega: “Poiché blocca le proteine necessarie per produrre saliva, il liquore forte può disidratare le cellule del palato”.
Anche Sam Favata, direttore delle bevande presso il ristorante Olamaie di Austin, Texas, ha avvertito che i liquori forti possono avere un effetto anestetizzante temporaneo, riducendo la capacità di percepire i sapori e gli aromi complessi del vino durante la cena. “I distillati forti possono alterare la percezione di acidità e dolcezza nel vino, compromettendo l’equilibrio dei sapori”.
Per ottenere il massimo dal pasto, è meglio evitare i liquori forti e optare per bevande a basso contenuto alcolico, secondo molti esperti del settore. Insomma, niente gin tonic o altri cocktail con superalcolici.
Billy Turner, che lavora al Kimpton Shane Hotel di Atlanta, Georgia, consiglia di evitare cocktail a base di liquori ad alta gradazione come Manhattan, old-fashioned o martini. Cyrus Shultz, esperto di bevande presso il ristorante californiano premiato con una stella Michelin, Cyrus, aggiunge: “Riserverei i cocktail più zuccherati per il dopo pasto, poiché una bevanda dolce può rivestire il palato, facendo apparire più amaro un drink più secco successivo”.
Anche Mari Coyle, vicepresidente della vinificazione presso Foley Family Wines e winemaker a Chateau St. Jean in California, concorda: “I cocktail forti o con mixer zuccherati possono sopraffare il palato, rendendo difficile apprezzare i sapori del pasto”.
Il consiglio finale
Per migliorare l’esperienza gastronomica, moderare il consumo di alcolici prima del pasto è la chiave. Un aperitivo a bassa gradazione alcolica può risvegliare le papille gustative e prepararle per la cena. Se si inizia con i cocktail, Favata suggerisce di passare a vini leggeri e rinfrescanti, come un sauvignon blanc o un pinot noir, oppure optare per spumanti o rosé.