HomeAcquateI parroci di AcquateDon Francesco Valsecchi (1828-1842)

Don Francesco Valsecchi (1828-1842)

Naque ad Acquate l’11 luglio 1784 da Giovanni Maria  e Paola Pozzi. Di lui si hanno scarne notizie:

si sa che venne eletto parroco nel 1828, che esercitò il ministero pastorale fino alla data della sua morte, avvenuta il 15 gennaio del 1842 per causa di una febbre perniciosa e che fu sepolto nel cimitero di Acquate. 

All’epoca del suo ministero, precisamente nell’anno 1836, scoppiò una terribile epidemia di colera che, solo ad Acquate, fece 90 vittime, di cui 51 maschi e 49 femmine.

Nel XIX secolo, in Italia, le epidemie di colera furono in totale sette, di cui la prima nel 1832.

Quella del 1836 partì dalle città di Genova e di Bergamo e si propagò ben presto a Brescia e Milano; dalla fine di giugno a tutto dicembre, essa si diffuse anche nel nostro territorio lecchese.

Su un totale di 120 decessi registrati in paese quell’anno, ben 90 furono appunto dovuti al morbo e quindi significativamente concentrati nello spazio di pochi mesi: 2 in giugno, 41 in luglio, 42 in agosto, 3 in settembre, 1 in novembre ed, infine, 1 in dicembre.

Un anonimo cronista valtellinese scrisse che: “I morti si seppellivano di giorno e di notte, di nascosto. I sacerdoti andavano vestiti come secolari e non si facevano né messe cantate, né benedizioni con le litanie.

In quel tempo non si lavorava, ma si pensava di far soltanto orazioni, accostarsi ai S.S.Sacramenti e fare molte opere di pietà per prepararsi a santamente morire…”!!

Il 14 agosto 1836, i confratelli della Veneranda Scuola del S.S.Sacramento di Acquate emisero un voto perpetuo che veniva ancora assolto in parrocchia fino a qualche decennio fa.

 

Ecco il contenuto di quel voto:

“….onde ottenere dallo Altissimo Iddio la grazia di essere liberati dal CHOLERA MORBUS….fanno tutti d’unanime consenso questo voto perpetuo finchè durerà la Confraternita…di far celebrare ogni anno dai 10 ai 13 di luglio un triduo solenne di benedizioni che deve consistere nell’esposizione della Madonna Assunta… nell’esposizione del S.S.Sacramento….Entro lo stesso mese si farà una processione solenne all’Oratorio di Sant’Egidio ed ivi sarà celebrata dal M.R. Parroco o da chi lo rappresenta una Messa in Canto colle esequie funebri. Nello stesso giorno sarà distribuita ai poveri per mano del signor priore una elemosina di lire 3 in suffragio delle anime dei defunti confratelli. Dovranno i signori confratelli intervenire alla processione….se qualcuno mancherà senza legittima causa pagherà in pena alla cassa della Confraternita soldi cinque...”

Il suddetto voto fu sottoscritto e approvato dal Parroco Sac.Francesco Valsecchi, nonché dai fabbriceri Carlo Pozzi e Onorato Airoldi, dal priore sig.Francesco Milani e da 11 consiglieri e delegati.

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