CLAUDINA GARIBOLDI (1925-1981)

Nacque ad Acquate il 6 gennaio 1925 e rimase prematuramente senza la madre, alla giovane età di 21 anni. Alla mamma sul letto di morte, promise di occuparsi dell’educazione dei fratelli, l’ultimo dei quali aveva solo tre anni.
Nel 1963 il fratello, Don Adelio, già sacerdote in Liguria, raccogliendo un messaggio del papa Giovanni XXIII, partì missionario per il Cile e lì, nel 1971, Claudina lo raggiunse per consacrarsi totalmente, seppur laicamente, al compito della evangelizzazione.
Tornò ad Acquate un paio di volte, nel 1975 e nel 1980. Nell’ultima occasione, i parenti la sconsigliarono di ripartire per il Cile, in quanto si erano già manifestati evidenti i sintomi del male che l’avrebbe condotta alla morte soltanto l’anno dopo, ma fu inutile.
In una lettera, parlando della sua malattia, scriveva: “…cerco di reagire, pensando che il Signore è Padre; ma se così ha permesso sarà per il mio bene che naturalmente non posso capire; noi giudichiamo come ci conviene, Lui giudica in vista dell’eternità”
La sua morte, di poco successiva a quella di Padre Cesare Colombo di cui Claudina può essere considerata figlia spirituale, deve ricordarci che la vocazione di ogni cristiano, laico o sacerdote, è essenzialmente missionaria.