Nato e vissuto a Lecco, dedicò tutta la sua vita all’attività di scultore che esercitava nel suo laboratorio situato in località denominata “Ponte di Acquate” all’inizio della Salita dei Bravi, dove allestiva anche i molti monumenti funerari dei nostri cimiteri.
Sopravvisse alla ritirata di Russia, grazie all’ospitalità che trovava in cambio dei ritratti tracciati su carboncino.
Studiò a Brera la tecnica della scultura. Ebbe la sua prima commissione a 18 anni, quando realizzò lo stemma in marmo per la facciata del Municipio di Lecco.
Seguì una lunga produzione di opere, sia in marmo che in bronzo:
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Il Trofeo Anghileri
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La Resurrezione di Lazzaro (tomba Redaelli nel Cimitero di Castello)
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Il Cristo nell’avello (tomba Airoldi nel Cimitero Monumentale di Lecco)
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Cristo risorto (tomba Conti nel Cimitero Monumentale)
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Il Giudizio Universale (tomba Berera nel Cimitero di Rancio)
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Il busto di Don Piatti sulla relativa tomba al Cimitero di Acquate
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Donna con bambino (tomba Ferrari-Sabadini nel Cimitero Monumentale)
Realizzò diverse versioni della “Pietà” tutte a sviluppo verticale e tante altre opere ancora che oggi abbelliscono molte tombe nei Cimiteri lecchesi a testimonianza della sua lunga e valida produzione artistica.