CHE LUMINOSO SPLENDORE !!!

NON C’ERA IL SOLE, MA  CHE LUMINOSO SPLENDORE !!!

 Domenica scorsa, nel pomeriggio, ho ricevuto questa mail: Don Carlo, manca ancora il gesto di questa sera, ma già quello che ho vissuto ieri, questa mattina, tutta la preparazione di un anno e di queste ultime settimane meritano un grazie  a lei e a tutti i sacerdoti della comunità pastorale per come ci avete accompagnato.  La prima messa di don Marco e i relativi festeggiamenti si sono rivelati una grande occasione che ha mobilitato il popolo cristiano e, come lei diceva questa mattina alla fine della S. Messa, c’é proprio da auspicare che tale mobilitazione continui, con la grazia dello Spirito Santo, e faccia sempre più fiorire questa nostra comunità. Davvero, e oggi ne ho avuto un’ulteriore conferma, solo nella Chiesa é possibile gioire, realizzarsi e vivere. Grazie ancora.”

 

Riporto queste parole perché siano espressione di gratitudine a tutta la comunità che si è lasciata coinvolgere nell’evento di grazia culminato nell’ordinazione di don Marco. Far festa ad un nuovo prete significa, ultimamente, riconoscere che la fede, l’incontro con la persona di Cristo è in grado di dare pienezza alla vita di ciascuno e di costituirci Chiesa. Per questo voglio esprime la mia gioia per come la nostra comunità si è mobilitata nel corso di tanti mesi per esplodere nella festa di settimana scorsa. Non c’era il sole, ma che luminoso splendore!

 

Rinnovo l’invito a far tesoro di questa esperienza, per i tempi futuri, in modo da poter continuare con quello spirito creativo e costruttivo che ci ha accompagnato fino a qui. Sì, perché proprio di questo abbiamo bisogno: sentirci sempre più Chiesa, dove le diversità di età, di interessi, di sensibilità contribuiscano all’unità e all’edificazione di una comunità secondo il Vangelo.

 

Più concretamente di cosa far tesoro perché fruttifichi nel prossimo futuro?

 

La generosità e la disponibilità di tanti. Tutti hanno potuto contribuire in qualche modo all’unico scopo di far festa per don Marco: chi si è lasciato coinvolgere ha poi gustato la gioia di condividere un obiettivo e di dare il proprio contributo.

 

Il tanto lavoro nascosto e lo spirito di servizio. Nessuno, mi pare abbia agito per mettersi in mostra, ma con un servizio umile, spesso nascosto e anche faticoso si è data testimonianza di come si costruisce la comunità.

 

La potenzialità della comunità giovanile. Quanto bene potete fare, cari giovani, alla comunità!!! E quanto preziosa è la collaborazione tra ragazzi, adolescenti, giovani e adulti!!!

Ripensate al messaggio che avete proposto sabato sera così da farlo diventare realtà della vostra vita spirituale. Lasciatevi pro-vocare dalla scelta di Marco: come voglio amare nella mia vita? Qual è la mia vocazione?

E poi: non è pensabile che si sviluppi con più continuità un’attività come quella del musical ?  Non è possibile che si dia stabilità ad un coro dei giovani ? Non è auspicabile che chi ha doti musicali le ponga a servizio della comunità? Se siete stati capaci ogni settimana di dedicare tempo alle prove, gustando (a volte anche faticosamente) che è bello stare insieme, perché non recuperare una presenza più creativa in oratorio ?

 

La celebrazione eucaristica intensa e partecipata. La celebrazione in Duomo e la Prima S. Messa, con la loro solennità e serietà gioiosa, ci hanno mostrato cosa vuol dire dar lode al Signore e come può essere desiderata e vissuta la Messa domenicale.

 

Il prete. Abbiamo fatto festa a don Marco, perché è un giovane della nostra comunità,perché è nostro amico, perché suscita fiducia, perché …. è diventato prete, cioè presenza di Gesù in mezzo al suo popolo. Valorizzate la presenza dei sacerdoti, collaborate maggiormente con loro, lasciatevi fiduciosamente guidare, perché non hanno altro interesse che il vostro bene e, soprattutto desiderano darvi Gesù !                                                            

Don Carlo